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Tarzan (1999)

Il film

© Disney

Il compimento di tutta una serie di innovazioni stilistiche avanzate dalla Disney nel corso del decennio, tra ritmo e di vivacità nelle animazioni. In Tarzan l'animazione raggiunge nuove vette espressive, ma a renderlo fondamentale nella storia della Disney è il primo utilizzo di un software rivoluzionare: il deep canvas. Grazie a questo programma gli artisti Disney sono stati in grado di realizzare scenari tridimensionali con l'aspetto di fondali dipinti a mano, sperimentando una tecnica che sarebbe stata successivamente impiegata anche in Atlantis e Il Pianeta del Tesoro. La storia è quella del romanzo di Edgar Rice Burroughs e tratta tutti i grandi temi universali cari alla Disney sin dalle origini: la vita, la morte, l'amore, l'esclusione, la maturazione. Argomenti semplici e perfettamente in grado di essere compresi da un pubblico infantile, ma abbastanza aulici da catturare l'adulto. Non a caso rappresenta l'ultimo atto del Rinascimento Disney, con quasi 500 milioni di dollari di incasso, un premio Oscar e Golden Globe per la Miglior Canzone (You'll Be in My Heart) di Phil Collins, che ha personalmente eseguito i brani anche in italiano, spagnolo, francese e tedesco.


L'arte


Con l'arrivo nella giungla di un gruppo di esploratori provenienti dall'Inghilterra (composto dal Professor Porter, sua figlia Jane e la loro guida, il cacciatore Clayton) la vita di Tarzan cambia per sempre. Quando incontra Jane Porter rimane molto colpito dal suo aspetto perché per la prima volta incontra un suo simile, e le si avvicina salvandola da un gruppo di babbuini di cui la ragazza scatena involontariamente l'ira e iniziano a inseguirla. Lei è una ragazza dell'alta borghesia britannica, piuttosto eccentrica e spontanea, e per questo tende a mettersi nei guai nonostante sia molto intelligente e dotata nelle sue capacità di zoologa e artista. Proprio lei si occuperà di raccontare a Tarzan la razza a cui appartiene, quella umana, e il mondo da cui proviene. Proietta così alcune immagini che per lei sono rappresentative della nostra società e per qualche secondo possiamo intravedere tra le opere dell'ingegno umano più belle e famose di sempre: Il Big Ben, la Grande Sfinge di Giza, la Torre Eiffel, la Statua della Libertà e soprattutto la Marilyn Monroe dell'arte: la Gioconda. Nulla di particolarmente complesso e narrativamente significante, ma che sottolinea l'importanza che noi, come società, diamo alle opere d'arte e alla storia. Ci identifichiamo con esse, le consideriamo un bene mondiale e comune a prescindere da dove si trovino e il loro valore è comunemente riconosciuto.


Link utili

Guarda Tarzan su Disney +


Le opere proiettate:

The Big Ben, Palace of Westminister (1839) London.

The Great Sphinx of Giza, (2500 BC).

Stephen Sauvestre, Tour Eiffel (1887-1889) Paris, France.

Frédéric Auguste Bartholdi, Statue of Liberty (1875 1884), New York, USA.

Leonardo da Vinci, Gioconda or Mona Lisa (1503-06), Museum of Louvre, Paris, France.


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