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Fantasia (1940)

Il film

© Disney

Rivoluzionario e ambizioso, realizzato in tecnica mista tra animazione e live action, in cui musica e immagine si fondono in perfetta sinergia. Fantasia uscì al cinema lo stesso anno di Pinocchio, ma molti bambini si rifiutarono categoricamente di vedere un film musicale con brani classici suonati dalla Philadelphia Orchestra, diretta per l’occasione da Leopold Stokowski. Insomma, non proprio l’idea di divertimento del suo target di riferimento. Un progetto anomalo sin dal suo processo creativo: non si tratta della trasposizione di una qualche fiaba come era stato per Biancaneve o Pinocchio, ma una traduzione in immagini della musica di Stokowski. L’idea di Walt Disney infatti fu la stessa del pittore austro-ungarico Frank Kupka, ossia tradurre la musica in immagini come nella grande mostra del 1936 nel Museum of Modern Art di New York intitolata Cubism and Abstract Art. Traendo ispirazione da questa esperienza, Disney scelse l’arte astratta come maggiore fonte di ispirazione per le animazioni del suo film grazie anche alla preziosa collaborazione dell’artista e animatore Oskar Wilhelm Fischinger. Da non dimenticare inoltre che il design moderno di Topolino fu concepito appositamente per l’episodio L’Apprendista Stregone di cui è protagonista. Il tutto in una rappresentazione a cui oggi sembrerebbe quasi scontato assistere, tra interpretazioni luminose e iconiche dei suoni, ma che nel 1940 fu assolutamente rivoluzionaria. Prima di allora non si era mai visto interpretare in questo modo melodie classiche come la Toccata e fuga in re minore di Bach.


L'arte

© Disney

La natura di questo progetto è chiara sin dal suo titolo: inizialmente doveva essere Concert Feature, poi spodestato dalla parola italiana Fantasia (dal greco phantasia, che alla lettera significa appunto "rappresentazione"). Coerentemente a questo, quelli di fantasia non sono dei veri e propri riferimenti ad opere d'arte, ma libere rappresentazioni di quello stile che era tanto in voga negli anni della sua messa in scena: l'arte astratta (non solo quella, come vedremo, ma in gran parte). Così, con il commento musicale di Leopold Stokowski, quella a cui assistiamo è una rappresentazione pura della musica tramite immagini. Attraverso questo meraviglioso esperimento al limite dell'opera d'arte concettuale, la Disney ci immerge tra le tinte innaturali di paesaggi che tanto ricordano quelle dei Nabis: ne è un esempio il Paesaggio Nabi (1890) di Paul Ranson o le Donne alla sorgente (1899) di Paul Sérusier, oggi al Musée d'Orsay. Paesaggi simili a quelli di William Turner, che ci portano direttamente al Cleveland Museum of Art dove è conservato il suo Incendio alla camera dei Lord e dei Comuni, dipinto ricordato dalla scena del vulcano in eruzione: qui i colori si sfumano sullo schermo, dinamici e nervosi, un po' come le pennellate dell'artista britannico. Linee tipicamente curve, materiche e avvolgenti, anche se più stabili di quelle di Giacomo Balla ed altri artisti futuristi che riecheggiano tra le note del primo episodio.


Nel segmento dedicato allo Schiaccianoci ci sono poi richiami alle figure di Vasilij Kandinsky, che in quegli anni stava continuando a rivoluzionare il linguaggio figurativo con il suo Blu di cielo (1940) conservato al Centro Pompidou, o i suoi Cerchi (1926) del Guggenheim Museum di New York. Sempre nello stesso frammento possiamo riconoscere nelle fate svolazzanti le atmosfere blu di Marc Chagall, intravedendo quasi il suo Bouquet di fiori (1934-1947), che dalla Tate Modern di Londra si tele-trasporta nel nostro schermo, portando con sé quegli amanti che si librano nell'aria come le fatine nel bosco. Svolazzando tra le linee spesse di una ragnatela riescono poi a ricreare una composizione simile a quella di una vetrata colorata, come quella di Chagal al Chicago Art Institute. Un'atmosfera blu che culmina con l'Apprendista Stregone e le sue stelle luminose, volteggianti sul mare, e che ci riporta agli occhi la La Notte Stellata sul Rodano (1888) di Vincent Van Gogh, oggi al Musée d'Orsay.



Le opere

Vincent Van Gogh, The Starry Night on the Rhone, 1888, Musée d'Orsay, Paris, France
© Disney | L'apprendista stregone - minuti 00.33.45 – 00.34.26

Dipinto ad olio del famoso pittore olandese Vincent van Gogh, La notte stellata sul Rodano (1888) raffigura il tratto del fiume francese ad Arles, sotto un cielo notturno stellato. Degno di nota è il fatto che Van Gogh realizzò l'opera all'aperto, di notte, cercando di catturare la sensazione di pace e serenità che provava in quel momento davanti le luci della città e dei ponti che si riflettono sull'acqua, creando quel meraviglioso effetto che le stelle del Classico d'animazione sembrano imitare sotto il comando di Topolino nell'episodio L'apprendista stregone. Oggi è considerato uno dei capolavori dell'artista olandese, nonché una delle sue opere più famose per la sua combinazione di colori vivaci, intensi, e per la tecnica di pittura ad impasto utilizzata dall'artista, che ha creato una superficie irregolare e tridimensionale.



© Disney | Toccata e figa in D minore - minuti: 00.11.48

Realizzato nel 1926, Several Circles è un esempio del periodo geometrico astratto di Vasilij Kandinsky, in cui cercò di rappresentare l'essenza spirituale dell'arte attraverso forme geometriche e colori vivaci. Un'opera in cui Kandinsky espone la sua teoria sull'armonia tra forme e colori, composta da una serie di cerchi sovrapposti, ognuno di un colore diverso, che creano un effetto di profondità e tridimensionalità. Come le gocce di Fantasia che si spandono nell'acqua al passaggio delle fate, per esempio, i cerchi sembrano fluttuare nello spazio con colori che si fondono tra loro creando nuove sfumature e tonalità. Kandinsky usa anche linee bianche e nere per separare i cerchi e creare una struttura grafica per l'opera. Un esempio di come Kandinsky abbia cercato di creare un'arte astratta che potesse trasmettere emozioni e sensazioni attraverso l'uso del colore e della forma, piuttosto che rappresentare oggetti o figure reali.



© Disney | Il rito di primavera - minuti: 00.50.38 – 00.52.10

Sempre dell'artista russo Vasilij Kandinskij, ma questa volta conservato presso il Centre national d'art et de culture Georges Pompidou di Parigi. Bleu de Ciel è un dipinto che risale al 1940, nel periodo tardivo di Kandinskij in cui si concentra su forme organiche e ispirazioni naturali, come ad esempio il cielo. L'opera presenta una composizione composta da una serie di forme organiche, come onde e nuvole, che sembrano fluttuare in uno spazio indefinito. Il colore blu è predominante nell'opera e Kandinskij lo utilizza in diverse tonalità per creare un effetto di profondità e movimento. Le forme sembrano emergere dallo sfondo blu e creare una sensazione di leggerezza e fluidità. Considerato un esempio dell'interesse di Kandinskij per l'arte astratta e l'arte spirituale, che egli considerava come un mezzo per raggiungere una dimensione superiore della realtà. L'opera è un esempio di come l'artista cercò di creare un'arte che potesse esprimere la sua visione del mondo, piuttosto che rappresentare oggetti o figure reali.



© Disney | Toccata e fuga in D minore - minuti: 00.10.40

Linee di Velocità, Vortice e Cielo è un dipinto dell'artista italiano Giacomo Balla, che fa parte della sua serie di dipinti "Linee di Velocità", realizzati tra il 1913 e il 1914.

Balla era un importante rappresentante del movimento futurista in Italia, e questa serie rappresenta la sua visione dell'arte come mezzo per rappresentare il dinamismo e la velocità della vita moderna. Le linee sembrano fluttuare e vibrare sullo sfondo, creando un effetto di movimento e velocità.



© Disney | Lo schiaccianoci - minuti: 00.15.50

Bouquet with Flying Lovers è un dipinto dell'artista russo-francese Marc Chagall, conservato presso la Tate Modern di Londra. Realizzato nel 1934, l'opera presenta un bouquet di fiori al centro del dipinto, attorniato da una serie di figure che sembrano fluttuare in volo. Le figure, rappresentate con colori vivaci e fantasiosi, sembrano quasi trasparenti e si confondono con lo sfondo, creando un'opera dai toni onirici e surreali che ci ricordano quelle di Fantasia con il suo Schiaccianoci. Un esempio dell'interesse di Chagall per la fantasia e l'immaginazione, che riflette la sua visione del mondo come un luogo pieno di magia e meraviglia.



© Disney | Lo schiaccianoci - minuti: 00.16.10

The Chagall Window è una grande finestra creata dall'artista russo-francese Marc Chagall, situata nell'Art Institute di Chicago. La finestra, che misura circa 7,6 metri di larghezza e 2,4 metri di altezza fu creata da Chagall nel 1977 per celebrare il centenario dell'istituto. La finestra rappresenta una delle opere più significative di Chagall, ed è considerata una delle più grandi vetrate artistiche del mondo grazie all'uso di colori vivaci e brillanti, che creano un effetto di luce e trasparenza. "The Chagall Window" è considerata una delle opere più importanti di Chagall, e rappresenta una fusione unica tra arte e spiritualità. L'opera è stata ammirata da migliaia di visitatori dell'Art Institute di Chicago, ed è stata descritta come un'esperienza trascendentale e spirituale da molti critici d'arte.



Paul Ranson - Nabi Landscape | Collezione privata

© Disney | Sinfonia pastorale - minuti: 01.13.55

Paesaggio Nabi è un dipinto del pittore francese Paul Ranson, realizzato alla fine del XIX secolo e conservato in una collezione privata. Paul Ranson era uno dei membri fondatori del gruppo degli artisti Nabis, un gruppo di artisti francesi che si formò nel 1888 con l'obiettivo di creare un'arte moderna e sperimentale. Questo dipinto rappresenta un esempio di stile artistico che caratterizzava il movimento, che si distingueva per l'uso di colori vivaci, forme stilizzate e una forte attenzione alla luce e all'atmosfera. Il dipinto presenta una scena di campagna con un paesaggio che si estende verso l'orizzonte, rappresentato in modo stilizzato, con colori brillanti e campiture piatte creano un effetto di astrazione e semplificazione della realtà. La luce e l'atmosfera conferiscono invece alla scena un'aura di mistero e di spiritualità, nonché il loro desiderio di creare un'arte moderna e sperimentale. Il dipinto è stato acquisito da una collezione privata, ma rappresenta un'importante testimonianza dell'arte del movimento Nabis e dell'arte moderna francese del tardo XIX secolo.



© Disney | Il rito di primavera - minuti: 00.49.18 – 00.50.20

Dipinto dall'artista inglese William Turner nel 1835 dopo l'incendio che distrusse il Palazzo di Westminster nell'anno precedente, oggi L'incendio delle Camere dei Lord e dei Comuni è conservato presso il Cleveland Museum of Art a Cleveland, Ohio. Turner fu testimone dell'incendio e realizzò il dipinto in modo dettagliato, utilizzando una tecnica pittorica suggestiva che sottolinea l'atmosfera drammatica e apocalittica dell'evento. Il dipinto è caratterizzato da un forte contrasto tra il fuoco e l'oscurità del cielo notturno. Il fuoco si diffonde in modo spettacolare, illuminando l'intera scena e riflettendosi sull'acqua del Tamigi, che scorre nel primo piano del dipinto. La rappresentazione dell'incendio è resa ancora più drammatica dalla presenza di figure umane, che si affacciano alle finestre del Palazzo di Westminster in fiamme e sulle barche che navigano sul fiume. Considerato uno dei capolavori di Turner e uno dei dipinti più iconici della sua produzione, il dipinto rappresenta l'inizio di un nuovo periodo nella sua carriera, in cui si concentrò sempre di più sulla rappresentazione di paesaggi e di eventi storici, utilizzando tecniche innovative e sperimentali. Il dipinto è un'importante testimonianza della storia britannica e della grande capacità artistica di Turner nel catturare l'essenza di un evento tragico e significativo.



© Disney | Ave Maria - minuti: 02.02.57 – 02.03.17

Femmes à la source è un dipinto dell'artista francese Paul Sérusier, realizzato nel 1899 e conservato presso il Musée d'Orsay a Parigi. Il dipinto raffigura tre donne in costume tradizionale che si trovano accanto ad una fonte, in un paesaggio collinare dominato da alberi e vegetazione. Il dipinto è caratterizzato da una resa cromatica intensa e vibrante, che si avvicina al simbolismo e all'espressionismo. Come Ranson, anche Paul Sérusier è stato un importante esponente del movimento artistico dei Nabis, un gruppo di artisti francesi attivo alla fine del XIX secolo che cercava di esprimere un'arte più spirituale e simbolica ispirata ai principi dell'arte giapponese e all'arte medievale. Nel dipinto in questione, Sérusier utilizza una tecnica pittorica che prevede l'uso di colori piatti e separati, in modo da creare una sensazione di purezza e di semplicità. La scelta dei colori e la composizione delle figure e del paesaggio sono influenzati dalle teorie di Paul Gauguin, che aveva vissuto a Tahiti e sperimentato con colori intensi e forme semplificate. "Femmes à la source" è un'opera emblematica del periodo di transizione della carriera di Sérusier, che si avvicina sempre più alla sperimentazione e all'innovazione formale. Il dipinto rappresenta inoltre una sintesi degli ideali del movimento dei Nabis e della loro ricerca di una rappresentazione dell'arte basata sulla sintesi tra materia e spirito.



James Abbott McNeill Whistler - Nocturne: Blue and Gold. Old Battersea Bridge | Tate Britain (London)

© Disney | Ave Maria - minuti: 02.02.57 – 02.03.17

Nocturne: Blue and Gold - Old Battersea Bridge è un dipinto dell'artista inglese James Abbott McNeill Whistler, realizzato nel 1872-1875. Il dipinto rappresenta il vecchio ponte di Battersea, situato sul Tamigi a Londra, illuminato dalla luce notturna. Il dipinto è caratterizzato da una tavolozza di colori blu, verde e oro, con linee sottili e una composizione sfumata. L'opera rappresenta uno dei primi esempi di pittura impressionista in Inghilterra, e fu uno dei primi dipinti di Whistler a essere intitolato "nocturne", termine che l'artista usava per descrivere le sue opere notturne che cercavano di catturare l'atmosfera e l'emozione del paesaggio di notte. Il dipinto ha suscitato un grande scandalo quando fu esposto per la prima volta alla Royal Academy nel 1877, a causa della sua apparente mancanza di dettagli e di una rappresentazione realistica del soggetto. Whistler difese la sua opera affermando che il dipinto era un'opera d'arte pura e che il soggetto era solo un pretesto per esplorare le possibilità della pittura.



Caspar David Friederich- Il sognatore (Rovine del monastero di Oybin) | The State Ermitage Museum (Saint Petersburg)

© Disney | Ave Maria - minuti: 02.02.57 – 02.03.17

Il sognatore è un dipinto del 1835 realizzato dall'artista romantico tedesco Caspar David Friedrich, realizzato nel 1835. Rappresenta un uomo che si addormenta tra le rovine del monastero di Oybin, situato nelle montagne della Sassonia in Germania. Il dipinto è caratterizzato da un'atmosfera mistica e malinconica, con una tavolozza di colori scuri e un'attenzione particolare alla luce e all'ombra. L'uomo addormentato rappresenta l'aspetto contemplativo dell'umanità, mentre le rovine del monastero simboleggiano la caducità dell'esistenza umana e la fugacità del tempo. "Il sognatore" è considerato uno dei dipinti più rappresentativi di Friedrich, che spesso ha rappresentato la natura come simbolo dell'infinito e della spiritualità. Il dipinto si riferisce anche alla tradizione romantica tedesca della "Sehnsucht", o del desiderio nostalgico di un mondo ideale e perfetto. L'opera è conservata presso il Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo in Russia ed è uno dei tesori della collezione di pittura tedesca del XIX secolo del museo.



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