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Strange World - Un mondo misterioso (2022)

Il film

© Disney

L'ultima avventura animata targata Disney e ispirata ai fumetti di fantascienza degli anni ’50.

Il film diretto dal veterano Don Hall (Raya e l'ultimo drago, Big Hero 6) segue i leggendari Clades, una famiglia di esploratori le cui differenze minacciano di far fallire la loro ultima e più cruciale missione. Missione che li porta ad esplorare un mondo molto diverso dal nostro, fatto di colori innaturali, accesi e brillanti, e creature che ondeggiano tra il tenero e il minaccioso. In Strange World però lo strano mondo del titolo non è tanto quello coloratissimo e sotterraneo che viene scoperto dai Clade, fatto di bizzarre creature viventi e curiosi vegetali, ma quello in cui noi spettatori viviamo ogni giorno, ricco di sfumature, diversità e storie meritevoli di essere raccontate. Assistiamo allo scontro tra la generazione del passato, del presente e del futuro, ognuna incarnata nelle tre personalità (più una) che alimentano la famiglia Clade. Ancora una volta un contesto familiare si carica sulle spalle il peso metaforico di quello comunitario, con il passaggio di testimone innalzato a punto focale del discorso.



L'arte

Ancora una volta non si tratta di una vera e propria citazione, anche se la mente di uno storico dell'arte non può che ritrovarsi in uno dei suoi dipinti guardando questo film. Tra gli artisti più iconici e misteriosi della storia dell'arte, i suoi paesaggi sono tanto bizzarri e caotici quanto quelli di Strange World e proprio per questo lo strano mondo di Hieronymus Bosch si rivela una fonte di ispirazione fondamentale per il Classico Disney. Molto popolare durante la sua vita ricevendo molte commissioni dall'estero, anche se sappiamo poco di lui al di là dei suoi dati anagrafici. Definito eretico e mentalmente instabile, oggi si concorda ampiamente sul fatto che i suoi dipinti siano stati realizzati con intenti specifici, cioè istruire e comunicare. L'artista utilizzava simboli tradizionali ma ne creava anche di propri, facendo riferimento alla Bibbia e al folklore fiammingo per creare manifestazioni visive uniche di metafore e giochi di parole consolidati. Tutto questo per dire che i dipinti di Bosch, per quanto fantastici nelle loro immagini, sono perfettamente in linea con la letteratura didattica del tardo Medioevo. La sua opera più importante e forse la più nota è Il giardino delle Delizie.


In generale si può riassumere l’organizzazione del trittico in una prima parte a sinistra dedicata al Paradiso terrestre con la Creazione di Eva, a destra una terrifica visione dell’Inferno e un pannello centrale che suggerisce il nome dell’intera opera per quanto ancora di difficile e dubbia interpretazione. La luminosità del vasto paesaggio, sicuramente debitore dell’Agnello Mistico di Van Eyck, ci permette una netta lettura dei quattro diversi piani della rappresentazione tutti caratterizzati da un andamento circolare; questi sono brulicanti di figure umane, animali, essere mostruosi e piante meravigliose. I numerosi personaggi rappresentati sulla scena del dipinto sono modellati con un disegno che mette in risalto una forte caratterizzazione fisica. Si può dire che le fisionomie sono di tipo espressionista. Infatti le espressioni facciali sono molto enfatizzate come anche le posizioni e i movimenti. La muscolatura dei corpi nudi è sintetica e non vi sono masse muscolari rappresentate in evidenza. Il chiaroscuro agisce in modo molto debole sui corpi, anzi, è quasi del tutto assente e le figure vengono definite tramite campiture chiare in contrasto con l’ambiente. Le proporzioni dei corpi sono distanti da quelle classiche rinascimentali e non è presente alcuna ricerca di bellezza ideale. La presenza di tante figure sulla scena, oltre ad essere motivata dal soggetto, è sintomatica dell’utilizzo dell’horror vacui. Questa tendenza, traducibile con “paura del vuoto“, fu costante in certa pittura del nord Europa e consiste nel riempire ogni spazio del dipinto con figure o particolari. Hieronymus Bosch dipinse altre opere ugualmente simboliche e affollate come La nave dei folli e Il Carro di fieno.


Link utili

Guarda Strange World su Disney+


L'opera:

The Garden of Earthly Delights (1480 to 1505), Hieronymus Bosch,

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