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Robin Hood (1973)

Il film

© Disney

Festoso e scanzonato, il ventunesimo classico Disney non è altro che l’adattamento della famosa storia di Robin di Loxley, fuorilegge che ruba ai ricchi per dare ai poveri, nell'Inghilterra dominata dall'usurpatore Giovanni Senza Terra. Preferendo sempre animali antropomorfizzati, gli animatori trasformarono il protagonista in una volpe per giocare con la personalità della volpe Reynard, personaggio del folklore europeo presente in diverse favole medioevali. Particolarmente brillante anche la rappresentazione di Re Riccardo e del Principe Giovanni: se il primo è un leone, il secondo è invece un puma, leone di montagna senza criniera che ne sottolinea l'illegittimità e il suo ruolo da usurpatore. Eppure, il budget stanziato per Robin Hood fu decisamente basso se lo si paragona ai kolossal dei decenni passati e questo si riflesse proprio sull’animazione di altri personaggi che sono dei cloni esatti di quelli apparsi in Il Libro della giungla: Little John per esempio è un sosia dell'orso Baloo, oppure il consigliere Sir Biss un perfetto replicante del pitone Kaa.


L'arte

© Disney | min: 00.19.03

Come detto, la personalità del Robin Hood disneyano è basata su quella della volpe Reynard, protagonista di racconti medioevali. Le storie sono in gran parte incentrate sulla volpe rossa antropomorfa, figura ingannatrice, che con le sue avventure è solita ingannare altri animali a proprio vantaggio o nel cercare di evitare le loro ritorsioni. Il suo principale nemico e vittima nel corso del ciclo è suo zio, il lupo Isengrim (o Ysengrim). Le rappresentazioni di questi personaggi erano frequenti nei manoscritti di quel periodo, tra cui quella che vediamo in foto e che rappresentò sicuramente una fonte di ispirazione per gli animatori del film. Inizialmente, i Walt Disney Animation Studios avevano pensato a una storia su questo personaggio, ma a causa della preoccupazione di Walt Disney che Reynard fosse una scelta inadatta per un eroe, lo studio decise di fare di Reynard l'antagonista di un lungometraggio basato su Chanticleer di Edmond Rostand, ma la produzione fu abbandonata a metà degli anni Sessanta, a favore de La spada nella roccia (1963). Successivamente Ken Anderson utilizzò il design dei personaggi per Robin Hood (1973), ritraendo Robin Hood come Reynard, una volpe, o lo sceriffo di Nottingham come Isengrim, un lupo.


Link utili

Guarda Robin Hood su Disney +


Il manoscritto:

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