top of page

Rapunzel (2010)

Il film

© Disney

Emozionante, divertente, ben strutturato. Il cinquantesimo Classico Disney consacra il tentativo di rinascita perpetrato da La Principessa e il Ranocchio riuscendo a mescolare il classico storytelling disneyano con alcuni tocchi di modernità. La fiaba dei fratelli Grimm viene infatti rispettata, ma adeguata agli stilemi della casa di produzione: la protagonista Rapunzel viene rapita in fasce e rinchiusa in una torre da Madre Gothel, interessata solo al potere curativo dei suoi magici capelli, e convinta dalla stessa di essere troppo debole per affrontare il mondo esterno. In questo modo la donna riesce a tenerla sotto controllo per anni ed evitarne la fuga con una violenza psicologica che per certi versi è simile all’imprigionamento di Quasimodo. Ma se il rapporto tra Frollo e Quasimodo era quello di un tutore/allievo che impone certo distacco, quello tra Rapunzel e Gothel è appesantito dal fatto che l’una vede l’altra come una madre e il loro rapporto coinvolge direttamente la sfera affettiva. La sua storia si trasforma così nella metafora della rottura di quelle catene psicologiche che ci tengono in trappola e che spesso non esistono, ma sono frutto di una menzogna che continuiamo a raccontarci.


L'arte

© Disney | min. 00.07.09

Attratta dalle luci che che vede fluttuare nel cielo la notte di ogni suo compleanno, Rapunzel decide di dipingerle sognante sulla parete della torre dove è stata rinchiusa da Gothel. Ancora non lo sa che sono per lei, eppure non riesce a frenare l'istinto di immortalarle mentre sovrastano il paesaggio collinare che vede dalla sua finestra. Come se fossero delle grandi stelle. In questo caso è impossibile non pensare alla Notte stellata (1889) di Vincent Van Gogh, con le sue enormi stelle rotanti sospese sulle colline notturne che il pittore vedeva dalla finestra del manicomio di Saint Remy, dove era ricoverato nel1889. La scelta di inserire il quadro del pittore olandese nel film non deve essere stata casuale, probabilmente un modo per creare un parallelismo tra Van Gogh, spesso così lontano dalla società e che dipingeva dalla finestra del manicomio in cui era rinchiuso, e Rapunzel, tenuta prigioniera per 16 anni in una torre distante dalla realtà. Queste lanterne, come luci fluttuanti nel cielo, costituiscono un leitmotiv centrale del film e le ritroviamo in molteplici scene (la più conosciuta e amata è forse quella in cui Rapunzel e Flynn sono su una barca, di notte sul mare in un’atmosfera romantica e sognante, circondati da lanterne luminose come stelle) che non possono non richiamare alla nostra mente le famose notti stellate dipinte dal pittore olandese Vincent Van Gogh. Anche quella sul Rodano (1888).


Link utili

Guarda Rapunzel su Disney +


Il dipinto:

Vincent Van Gogh, The Starry Night (1889),

コメント


bottom of page