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Pocahontas (1995)

Il film

© Disney

Prodotto nello stesso periodo del Re Leone, ma che per i produttori doveva essere l’elemento di punto inquanto più serio ed impegnato. Per la prima volta un Classico Disney si lasciò ispirare non più da una fiaba o un romanzo ma da una storia realmente accaduta, seppur edulcorandone gran parte le asperità secondo il canone disneyano. Storicamente, infatti, non risulta che tra i protagonisti John Smith (britannico sbarcato nel Nuovo Mondo) e Pocahontas (all'epoca ancora una bambina) ci fosse mai stata una storia d’amore, ma l’intento principale della Disney era quello di raccontare una storia in stile Romeo e Giulietta e fu necessario ritoccare l’età della protagonista per spingere sul pedale del romanticismo. Come la tragedia Shakespeariana, anche Pocahontas soffre la mancanza di un tradizionale lieto fine, ma ci ha regalato uno dei finali più poetici ed amati ancora oggi. Uno dei punti di forza del lungometraggio è la colonna sonora, premiata con due premi Oscar, così come la canzone Colors of the wind composta da Alan Menken e Stephen Schwartz.


L'arte

© Disney | min. 00.15.41 & 01.05.32

Nonna Salice ci insegna che c'è qualcosa di fortemente spirituale negli alberi. Lo sa bene Andrea Gandini, un giovane artista italiano che intaglia i tronchi degli alberi dando vita a dei volti stupendi come quelli del personaggio disneyano. Ciò che lo rende unico e assolutamente speciale è la sua abilità nel saper dare con estrema maestria un’identità umana al legno, che grazie a lui può comunicare qualcosa. Una sorta di street artist del legno che trasforma scarti urbani in vere e proprie opere il cui messaggio è chiaro e diretto: l’arte può fiorire nei luoghi pubblici, anche in quelli più inaspettati. Spesso gli alberi e i loro scarti vengono considerati alla stregua di spazzatura, ma lui li vede come una grande ricchezza che deve essere sfruttata e dà loro un volto, un cuore, un'anima. Le sue opere si possono ammirare camminando per le strade di Roma e non solo, dal momento che lo scultore le realizza in base al proprio estro creativo e non sempre ne rivela la collocazione.



Il ritratto di Pocahontas

Come già anticipato, Pocahontas è stato il primo lungometraggio Disney a basarsi su un fatto storico realmente accaduto: la storia dell’incontro della principessa indiana Pocahontas (1595 ca.-1617) e il colono inglese John Smith (1580-1631). Nella realtà il suo nome era Matoaka, Pocahontas non era altro che il suo soprannome (secondo alcuni significava “piccola svergognata” o “bambina viziata”). Era effettivamente la figlia del capo dei Powhatan, una confederazione di tribù che abitavano la costa atlantica della Virginia. Non sappiamo molto su come fosse esteticamente Matoaka, però possiamo farci un’idea grazie al ritratto fatto da Simon van de Passe nel 1616. La differenza è notevole, rispetto al design riadattato (per ovvi motivi) dalle abili mani del disegnatore Glen Keane che ce la racconta come una giovane bella, molto coraggiosa, intraprendente, rispettosa della natura e del suo popolo. La vera storia è un po' diversa da quella con cui siamo cresciuti e, forse, preferiremmo ricordarci di questa. Per chi volesse, invece, può approfondirla nei link che seguono.



Link utili

Guarda Pocahontas su Disney +


Il dipinto:

Pocahontas, Simon van de Passe, 1595 - 1647,

National Portrait Gallery (Donald W. Reynolds Center for American Art and Portraiture), Washington DC.


Gli alberi di Andrea Gandini

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