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Mulan (1998)

Il film

© Disney

Dei tanti film ispirati alla leggenda di Hua Mulan, quello della Disney è probabilmente il più famoso. Perfetto nei suoi novanta minuti di avventura, azione e musical, Mulan fa del suo minimalismo e della semplicità un'arte. A tre anni da Pocahontas una nuova principessa Disney, per la prima volta nei panni di una vera e propria eroina destinata a diventare un simbolo femminista e d'emancipazione. Ricevuta la chiamata alle armi per l’anziano padre, Mulan decide di prendere il suo posto e si traveste da uomo per far parte dell’esercito e dimostrare il suo inestimabile valore. Se si pensa al fatto che il tema generale del film è la guerra, non il più incoraggiante tra gli argomenti, il successo che il film riscosse è ancor più straordinario: la Disney poteva perdere buona parte di quella piacevolezza visiva e narrativa che da sempre l'animazione andava ricercando, ma gli autori riuscirono a rappresentare il conflitto come una presenza incombente, senza mostrarlo direttamente se non con schematici duelli o significative reticenze. Le spalle comiche del film, il drago custode Mushu e il grillo Cre-Kee alleggeriscono il tutto e creano situazioni spesso al livello del ben più ironico Hercules.


L'arte

© Disney | min. 00.22.02

American Gothic è un'opera d'arte del 1930 che ha ispirato infinite reinterpretazioni nella cultura pop e che continua a distinguersi per la sua modernità. Qualche anno prima lo abbiamo visto ne La Bella e la Bestia, ora lo ritroviamo in Mulan. L’opera di Grant Wood racconta in pochi tratti il quotidiano, l’anonimo, un’istantanea di vita probabilmente irrilevante e mediocre: un agricoltore sulla sessantina che regge un forcone, accanto a lui la figlia dal volto imbronciato e sullo sfondo con una casa in legno in stile Carpenter Gothic. Sembra che Wood abbia scelto stile e soggetto del quadro per creare un’immagine che incarnasse l’etica e le virtù puritane che secondo lui ben definivano il carattere degli abitanti del Midwest che stavano affrontando la Grande Depressione, ma il risultato venne percepito come un ritratto pressoché grottesco e caricaturale che sembra quasi prendersi gioco del grossolano stile di vita della società americana dell’epoca. Le mogli dei contadini dell’Iowa, per esempio, protestarono contro l’opera percependo di essere state caricaturizzate e prese in giro dal pittore.

Le stesse virtù puritane vengono incarnate dagli avi di Mulan, che sottoforma di spirito vediamo riunirsi nel tempio della famiglia Fa per cercare di risolvere l’unicità della discendente. Come una sorta di tableau vivant, o non-vivant in questo caso, due di questi antenati assumono la stessa posizione (con tanto di forcone) dei personaggi di American Gothic, insistendo proprio sulla questione dell’onore «I valori tradizionali si sfalderanno, per non dire che rimarranno al verde!» lamenta l’antenato con il forcone in mano, rivivendo il dramma degli americani nella Grande Depressione e contemporaneamente spiegando l’importanza anche economica di questi valori (basati sulla buona reputazione e sul matrimonio). In questo modo la Disney vuole sottolineare una correlazione tra le due civiltà, quella americana e quella cinese, storicamente rivali ma che paradossalmente non sono poi così differenti.



Link utili

Guarda Mulan su Disney +


Il dipinto:

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