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Le follie dell'imperatore (2000)

Il film

© Disney

Inizialmente pensato come un adattamento de Il Principe e il Povero di Mark Twain, ma che dopo numerosi rifacimenti e stravolgimenti di trama si è trasformato in una storia fortemente incentrata sulla carica comica dei personaggi. L'arrogante imperatore Kuzco, trasformato in lama dall'infida consigliera Yzma e dal suo goffo aiutante Kronk, intraprende un viaggio insieme al contadino Pacha che lo cambierà per sempre. Questa comicità, da sempre un'arma a doppio taglio capace di rendere gradevole ogni prodotto ma poco adatta a narrazioni di ampio respiro, in questo caso si rivela essere la spina dorsale di una scrittura di alta qualità, di doppiatori all'altezza e di un team di animatori ispiratissimi che dimostrano un'impeccabile padronanza espressiva.


L'arte

© Disney

Ambientato in Perù nell'epoca precolombiana, quello de Le follie dell'Imperatore è un mondo d'oro fatto di maschere, gioelli e lama. Tra gli Inca infatti, una delle civiltà precolombiane più sviluppate, si credeva che l'oro fosse il sudore del sole (la divinità al centro del loro culto). Per questo lavorarlo per loro non aveva un valore materiale, ma rappresentava un rituale religioso. Gli indigeni erano maestri orafi, soliti soffiare tubi per alimentare le fiamme dei loro semplici forni, in modo da poter fondere il prezioso metallo. Utilizzando strumenti rudimentali questi nativi sudamericani realizzarono opere d'arte incomparabili: in tutto il loro impero decoravano i templi con l'oro, si dice che persino le pareti delle loro sale di culto fossero dorate sia all'interno che all'esterno. Tra i vivi, solo al re era consentito indossare gioielli d'oro come prova della sua nascita divina, anche i membri più ricchi della nobiltà dovevano aspettare di essere messi nelle loro camere funerarie per circondarsi d'oro. Fino a quel momento, non restava loro che utilizzarlo per glorificare dio e l'imperatore con rappresentazioni artistiche dorate.

Ebbene, quando il gruppo di animatori della Disney si recò in Perù, a Machu Picchu, per studiare la città perduta degli Inca, ha potuto scoprire le loro opere d'arte usandole come trampolino di lancio. Molto del design inca si presta infatti all'animazione: i loro tessuti sono caratterizzati da piccoli animali bizzarri come motivo, come possiamo vedere grazie al personaggio di Pacha e la sua famiglia. Hanno poi osservato da vicino le statue d'oro realizzate dagli Inca, prendendo quei disegni e usandoli come ispirazione per il design della facciata del palazzo. Hanno osservato piccole sculture e le hanno ingrandite e utilizzate fuori dal loro contesto. Per esempio, il disegno del trono di Kuzco e il suo tanto caro palazzo sono stati tratti proprio da una delle maschere Inca.



Link utili

Guarda Le follie dell'imperatore su Disney +


Vedi l'arte d'oro degli Incas al Museo Oro del Perù.

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